Auditorium di Casatenovo. 50 anni di cinema e teatro

Grande Grosso e VerdoneGrande Grosso e Verdone

Domenica 23 marzo Ore 16:00 e 21:00
Lunedì 24 marzo Ore 21:00

Torna al cinema Carlo Verdone e lo fa riportando sul grande schermo, rivisti e aggiornati, i personaggi e le macchiette che lo hanno reso famoso all'inizio della sua carriera.

Primo Atto

La famiglia Nuvolone, composta da Leo, Tecla e i due figli Clemente e Sisto, si sveglia di buonora per partecipare ad un importante raduno nazionale di boy scout. L’atmosfera serena della giornata viene bruscamente interrotta dalla morte improvvisa dell’anziana madre di Leo che vive con loro. Dopo aver chiamato il medico, che constata l’avvenuto decesso, Leo e Tecla devono occuparsi del funerale, dalla scelta della bara alla sepoltura, ma un impresario di pompe funebri sbucato dal nulla fa precipitare la famiglia Nuvolone in una sorta di incubo surreale. Dopo la cerimonia funebre in chiesa, la povera bara e la famiglia...

Secondo Atto

Callisto Cagnato, grande e temuto professore universitario di Storia dell’Arte, ha un figlio, Severiano, che studia pianoforte al Conservatorio. Il carattere dispotico e severo di Callisto ha reso il figlio profondamente insicuro e timido. Callisto si rende conto che Severiano, ormai ventenne, non ha molti rapporti con l’esterno, tanto meno con le ragazze. Durante un esame universitario, rimane favorevolmente impressionato da Lucilla, una ragazza intelligente ma dai modi modesti ed educati. La invita a casa per farla conoscere al figlio. Inaspettatamente fra i due ragazzi nasce un sentimento piuttosto forte. Entrambi si sentono vittime delle circostanze della vita: Severiano per avere un padre così severo ed accentratore e Lucilla perché orfana di genitori e cresciuta fra le suore dove tuttora vive...

Terzo Atto

Moreno Vecchiarutti e sua moglie Enza, con il figlio quattordicenne Steven, sono in partenza per una vacanza a Taormina nell’albergo più prestigioso della località. Fra Moreno e Enza c’è il classico momento di stanchezza e di mancanza di desiderio aggravato da un figlio che sembra interessarsi solo al calcio. Non hanno problemi economici, anzi la loro attività di gestori di vari negozi di telefonia li ha resi piuttosto “benestanti”. Su consiglio dello psicologo che segue il figlio Steven, decidono di “ritrovarsi” compiendo una vacanza tutti e tre insieme, ma scelgono la località sbagliata e l’hotel sbagliato...

Regia Carlo Verdone
Sceneggiatura Carlo Verdone
  Piero De Bernardi
  Pasquale Plastino
Sito web ufficiale

Carlo Verdone Claudia Gerini
Geppi Cucciari Roberto Farnesi
Eva Riccobono Clizia Fornasier
Martina Pinto Andrea Miglio Risi

Vieni al cinema alla domenica sera. Costa meno!

Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema ACEC)

Giudizio: accettabile, semplice

Dice Verdone che "la nascita di questo film é avvenuta quasi 'su commissione'. Infatti tra il 2006 e il 2007 sono giunte quasi 1400 mail al mio Fan Club dove la richiesta o il suggerimento era sempre lo stesso: 'Facci vedere ancora una volta i tuoi personaggi...'. Dopo una iniziale perplessità, ho deciso di rimetterne in pista tre: il Candido di 'Un sacco bello' e 'Bianco, rosso e Verdone'; l'Asfissiante Preciso di 'Bianco, Rosso e Verdone' e 'Viaggi di nozze'; il Grande Volgare di 'Viaggi di nozze'. Tutti visti con la loro naturale evoluzione negli anni e con l'età precisa che mi appartiene. Non tanto tre episodi, ma tre piccoli film (...)". Così, partendo dall'ieri, Verdone cerca di fotografare l'oggi. Operazione legittima, simpatica, aggraziata. Tuttavia anche stavolta il tono dominante, più che comico, è malinconico. Sembra che Verdone trovi difficoltà nel conciliare i successi giovanili (fine anni Settanta) con la creazione di personaggi aderenti alla sua maturità attuale, di uomo e di cineasta. Si ride ma in ciascuno dei tre segmenti resta una sensazione di incompiuto, di non risolto. Forse la lente grottesca non basta più a interpretare l'Italia di oggi. Equilibrio, senso di misura, un clima propositivo rendono comunque il film, dal punto di vista pastorale, accettabile e nell'insieme del tutto semplice.

Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in altre occasioni anche nell'ottica dei legami con la precedente produzione di Carlo Verdone.

La critica

Dalle note di regia: "Negli ultimi due anni sono arrivate al mio Fun club quasi 1400 e-mail che chiedevano di riportare sullo schermo i miei personaggi più divertenti. Così Leo di 'Un sacco bello', Callisto di 'Bianco Rosso e Verdone' e Moreno di 'Viaggi di nozze', tornano invecchiati e peggiorati nei loro difetti. Le storie sono state concepite come se fossero tre differenti, piccole, pellicole. Anche la fotografia è stata concepita in maniera diversa per ognuna delle storie. Storie che non si incrociano mai, ma che 'hanno come comun denominatore l'immensa volgarità dei nostri tempi'."

"Verdone ritorna alla galleria dei tipi nazionali e ridà vita alle sue caratterizzazioni più applaudite facendone i protagonisti di tre episodi che formano il film. La capacità di leggere i tempi attraverso i personaggi funziona con Moreno ed Enza (...) Ci riesce meno con il candido Leo (...) e stenta decisamente col professor Callisto, il cui involontario sadismo è troppo monocorde per appassionare davvero lo spettatore. In tutti gli episodi ritrovi la forza mimetica dell'attore Verdone, la sua abilità di cogliere tic e manie nazionali, ma solo nel terzo c'è anche la capacità di leggere, attraverso i personaggi, il Paese che li ha generati e poi trasformati nei suoi paladini." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 7 marzo 2008)

"E' un film per divertirsi, scritto e recitato per divertire (tuttavia non tutto il cast funziona a dovere), ma anche un allarme diciamo pure accorato su come vanno le cose nella convivenza in-civile e nella famiglia. Verdone cerca e in larga parte trova registri lontani dalla tradizione dei nostri più genuini mostri della commedia. Anche se rimane resistente il cordone ombelicale che lo lega al Sordi di 'mamma mia che impressione', del 'Moralista' o di 'dove vai in vacanza'. Meno feroce del suo predecessore, ma anche suo malgrado costretto a un maggior pessimismo, forse Verdone non è del tutto contento di questo pesante fardello del quale vorrebbe affrancarsi. Convinto che i tempi diversi richiedano uno sguardo diverso." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 7 marzo 2008)

"Ammesso che davvero 'Grande, grosso e... Verdone' chiuda un ampio ciclo di maschere cinematografiche, lo fa quasi a livello dell'apertura. Ma naturalmente manca l'effetto-novità." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 7 marzo 2008)

"Alla fine dei 131 minuti, forse si esce convinti di non aver riso come avremmo sperato, soprattutto dopo un film divertente come il precedente 'Il mio miglior nemico' con Silvio Muccino. Probabilmente Verdone ha bisogno di avere a fianco degli attori che gli trasmettano energia per farci davvero ridere. Ma forse in questo film voleva trasmetterci il malessere che proviamo rispetto alla volgarità della società dove viviamo. E questo non fa più ridere." (Marco Giusti, 'Il Manifesto', 7 marzo 2008)

"Il film realizzato con leggerezza e con segreta disperazione ha poi il vantaggio d'avere un protagonista quale Carlo Verdone: se come sceneggiatore o regista non ha fatto progressi straordinari, come interprete diventa, con mezzi sempre più espressivi e raffinati, sempre più bravo." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 20 marzo 2008)

"'Grande, grosso e ... Verdone' non manca di difetti (incongruenze, situazioni non credibili, lentezze) ma Verdone è un interprete sempre più bravo e straordinario. Per misurare il suo talento crescente basterebbero il modo rigido e saltellante di camminare, le spalle squadrate del professore, oppure la faccia appassita e imbarazzata del coatto arricchito. Verdone riesce sempre a esprimere la natura magari spregevole del personaggio, e insieme a farsi voler bene dagli spettatori per la sua genialità." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 7 marzo 2008)

Tutto Carlo Verdone

Manuale d'amore 3 - Poster Io, loro e Lara - Locandina L'amore è eterno finché dura - Locandina Ma che colpa abbiamo noi Il mio miglior nemico C'era un cinese in coma Grande Grosso e Verdone Posti in piedi in Paradiso - Poster Sotto una buona stella - Poster La grande bellezza L'abbiamo fatta grossa Benedetta follia


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