
| Giovedì 31 ottobre | Ore 21:00 | 
| Venerdì 1 Novembre | Ore 16:00 e 21:00 | 
| Sabato 2 Novembre | Ore 21:00 | 
| Domenica 3 Novembre | Ore 15:00, 17:00 e 21:00 | 
| Sabato 9 Novembre | Ore 21:00 | 
| Domenica 10 Novembre | Ore 15:00, 17:00 e 21:00 | 
Xander Cage, professionista di sport estremi, viene reclutato da un agente del governo, Gibbons, per infiltrarsi in un giro criminale chiamato Anarchy 99, guidato da un losco personaggio chiamato Yorgi. Dovrà utilizzare tutte le sue capacità per combattere l'intelligente e pericolosa organizzazione.
| Vin Diesel | Xander Cage | Regia | Rob Cohen | 
| Samuel L. Jackson | Gibbons | Musiche | Randy Edelman | 
| Asia Argento | Yelena | Sceneggiatura | Rich Wilkes | 
| Marton Csokas | Fotografia | Dean Semler | |
| Scenografia | Gavin Bocquet | ||
| Montaggio | Chris Lebenzon | 
		"Creare il nuovo Bond: questo era l'obiettivo di Rob Cohen e Vin Diesel, 
		regista e star di 'XXX', ancora insieme dopo 'Fast and Furious'. 
		Missione compiuta. Perché i due sono fedeli al modello violentandolo con 
		stordenti dosi di azione, antiretorica e un bel rock a tutto volume. Chi 
		può andare in giro per mezzo film con un cappottone di pelle di pecora e 
		non sembrare un perfetto deficiente? Chi può essere più carismatico di 
		Stallone e Schwarzy e prendere al tempo stesso in giro il cliché che 
		rappresenta? Vin Diesel, ex filmaker che incasserà 20 milioni di dollari 
		per il sequel. 'XXX' poteva essere coatto e kitsch. Invece è super 
		coatto e super kitsch. Cohen sa bene che in questi casi l'importante è 
		esagerare. Ehi James, fatti da parte. E' arrivato Xander Cage". 
		(Francesco Alò, 'Il Messaggero', 1 novembre 2002)
"Prodotto 
		dichiaratamente puttanesco, e fiero di esserlo, il film magari sarà lo 
		specchio di una X generation di ragazzi in cerca di sensazioni estreme, 
		nella realtà e sullo schermo: però è difficile, per l'adulto un po' 
		scettico, non vederne l'artificiosità e la totale malafede". (Roberto 
		Nepoti, 'la Repubblica', 2 novembre 2002) 
"Diesel, col suo 
		aspetto di automa sexy, salta in corsa sullo spy-thriller di ascendenza 
		stilistica alla Hong Kong, d'azione estrema, che rappresenta un grave 
		rischio per il sistema auditivo ma naturalmente è fatto sulle misure 
		fumettistiche del pubblico giovane, disabituato a dialoghi e psicologia. 
		Ma la cinepresa, mai ferma, riprende i disastri di fuoco, aria, terra 
		sotto ogni prospettiva e girotondo, senza lasciar tempo di riflettere: 
		ma c'è rischio di assuefazione a tutto, anche al Samuel L. Jackson 
		sfregiato". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 novembre 2002)
