Auditorium di Casatenovo. 50 anni di cinema e teatro

La finestra di fronte

Sabato 12 aprile - Ore 21:00

Domenica 13 aprile - Ore 16:00 e 21:00

Giovanna e Filippo pur essendo molto giovani sono sposati già da otto anni e hanno due figli. Lei lavora come contabile nella amministrazione di una piccola azienda che confeziona polli, lui invece passa da un lavoro precario all'altro. Giovanna ha rinunciato a tutti i suoi sogni e si concede soltanto una innocente abitudine segreta: quella di spiare ogni tanto la vita di un giovane uomo, Lorenzo. Un giorno Giovanna e Filippo incontrano per strada un Signore molto anziano e distinto che ha perso la memoria, non sa più chi è né da dove venga e chiede il loro aiuto. Giovanna finisce per ritrovarsi lo sconosciuto in casa.

Raoul Bova Lorenzo Regia Ferzan Ozpetek
Giovanna Mezzogiorno Giovanna Musiche Andrea Guerra
Massimo Girotti Davide Sceneggiatura Giovanni Romoli
Serra Yilmaz Eminè Ferzan Ozpetek
Filippo Nigro Filippo Scenografia Andrea Crisanti
Montaggio Patrizio Marone
Durata  1h e 46' 

Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)

Giudizio: Accettabile, problematico *

Tematiche: Famiglia; Politica-Società; Solidarietà-Amore; Storia

Sia da parte di chi aveva trovato "Le fate ignoranti" vivace e acuto, sia da parte di chi ne aveva sottolineato gli eccessi di stereotipi e di relativismo etico, c'era comunque attesa per il nuovo lavoro di Ferzan Ozpetek. Il regista turco, ormai di casa in Italia, sorprende e convince con una vicenda che trova nella capacità di rendere con misura anche i momenti più drammatici la forza per imporsi e farsi seguire. Il copione poggia su tre elementi fondamentali: la storia piccola, la Storia grande, la memoria. La storia piccola é quella di una famiglia qualunque, anonima nella grande città con i problemi, le difficoltà, le liti, le gioie di tutti i giorni. La Storia grande è quella delle guerre, delle battaglie, degli episodi brutti, delle tragedie collettive. La memoria è la capacità di trasmettere le esperienze passate a chi viene dopo perché lutti e privazioni non debbano più ripetersi. Ozpetek intreccia questi argomenti con sensibilità, avvolgendo personaggi e luoghi con uno sguardo di compassione e di coraggio. La scelta di Giovanna a favore della famiglia, la volontà di Davide di andare ancora avanti sono detti con discrezione, senza enfasi ma con l'obiettivo di recuperare valori giusti e opportuni. La vicenda omosessuale di Davide é raccontata con il pudore della timidezza e con il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Film delicato, trattenuto, sincero. Autentico e commovente Massimo Girotti/Davide nella sua ultima interpretazione. Dinamico nella narrazione e attraversato da non banali segnali di speranza e di equilibrio, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme problematico.

Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come aderente ritratto italiano all'inizio del terzo millennio.

Ferzan Ozpetek

Magnifica presenza - di Ferzan Ozpetek - Poster Mine vaganti Saturno contro - Poster La finestra di fronte - Poster Allacciate le cinture - Poster Napoli velata

I film della stagione 2002-2003


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