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L'adolescente ribelle Jim Hawkins sarà il mozzo di un galeone spaziale che viaggerà in un universo parallelo per trovare il più consistente dei tesori dei pirati che si sia mai visto.
Regia | Ron Clements |
John Musker | |
Musiche | Max Pezzali |
James Newton Howard | |
Fotografia | Andy Gaskill |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile, semplice
Tematiche: Adolescenza; Avventura; Film per ragazzi; Letteratura
Liberamente tratto dal classico e intramontabile romanzo "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson, il film è realizzato quasi interamente con il Deep Canvas, una tecnica computerizzata che permette ai personaggi di muoversi in modo realistico in ambienti diversi. Certo la commistione di sfondi ed epoche diversi é il principale tratto narrativo dell'animazione che si apre al Terzo Millennio: passato, presente e futuro si danno la mano per creare uno scenario che si può definire "arcaico-apocalittico-fantascientifico". L'avventura é fatta di sconfinamenti in galassie interplanetarie, di linee di confine con altri mondi, di strumenti in grado di creare e distruggere. Si può dire che sia mantenuta quella voglia di guardare lontano che caratterizza il romanzo: il caleidoscopio di immagini diventa uno stimolo alla fantasia del piccolo spettatore che ora è diretta anche ad altri mondi. In un panorama in cui molte figure sono disegnate come mostri, emerge comunque un percorso di fiducia e di crescita, un richiamo alla responsabilità: anche nel personaggio della mamma di Jim lasciata dal marito, specchio di tante situazioni simili esistenti nella realtà. Film quindi certo ormai lontano dal 'cartone' disneyano tradizionale, ma da apprezzare e, dal punto di vista pastorale, da valutare come accettabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come spettacolo adatto per ragazzi e adolescenti.