Domenica 12 marzo - Ore 15:00 e 17:00
"Il gigante di ferro" è basato su una storia scritta dal poeta britannico Ted Hughes nel 1968.
Un gigantesco robot metallico cade sulla Terra, in una cittadina del Maine, negli Stati Uniti, nel 1958. Gli abitanti sono tutti terrorizzati tranne un bambino di 9 anni di nome Hogarth che, scavando dell'umanità nel gigante di ferro, salverà i cittadini dalle loro paure e pregiudizi.
Pete Townsend, produttore esecutivo del film e cantante dei The Who ha anche prodotto un suo album basato sulla stessa storia.
Quando ogarth mostra i suoi fumetti di Superman al gigante, si sente la stessa colonna sonora dei cartoni animati di Superman anni '40.
"Frank" e "Ollie", i due uomini sul treno che Kent intervista dopo il deragliamento, sono caricature di due animatori della Disney: Thomas Frank e Ollie Johnston.
Jennifer Aniston
Annie Hughes
Harry Connick Jr.
Dean McCoppin
Vin Diesel
The Iron Giant
James Gammon
Marv Loach/Floyd Turbeaux
Cloris Leachman
Mrs. Tensedge
Christopher McDonald
Kent Mansley
John Mahoney
General Rogard
Eli Marienthal
Hogarth Hughes
M. Emmet Walsh
Earl Stutz
Regia | Brad Bird |
Sceneggiatura | Brad Bird |
Tim McCanlies | |
Casting | Marcy Liroff |
Musiche | Michael Kamen |
Nazione | USA |
Scenografia | Steven Wilzbach |
Produzione | Ellison Abbate; Des McAnuff |
Pete Townsend; John Walker | |
Montaggio | Darren T. Holmes |
Durata | 86 min |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile, semplice, famiglie
Tematiche: Film per ragazzi
Nel 1968 il poeta Ted Hughes, per consolare i suoi due bambini dal dolore della perdita della madre, scrive per loro "The iron man" (negli Stati Uniti "The iron giant), una favola basata sull'amicizia tra un enorme robot e un bambino. Nel 1993 la versione teatrale del libro viene rappresentata all'Old Vic di Londra. Si tratta quindi di un testo, almeno nel mondo anglosassone, assai conosciuto, un piccolo classico dell'infanzia che trova i punti di forza nel dichiarare apertamente l'importanza di rapporti schietti e sinceri, di essere aperti e disponibili verso l' altro 'diverso' da noi, di recuperare il senso della fantasia e dell'immaginazione. Il racconto é poi punteggiato da momenti di attenzione per l'equilibrio dell'ambiente, per la paura del nucleare, per l'uso indiscriminato delle armi. Elementi tutti detti attraverso un disegno graficamente scorrevole e qua e là poetico. Dal punto di vista pastorale, il film é sicuramente positivo, semplice nella costruzione e da indicare per famiglie.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, da recuperare in proiezioni per bambini e famiglie. Il possibile utilizzo per famiglie é da indicare anche attraverso l'uso della videocassetta casalinga.